Andalo: non tutti sanno che…

Chi viene ad Andalo per vacanza ne apprezza sicuramente i paesaggi, la possibilità di praticare attività sportive all’aperto e la decennale accoglienza turistica che questo territorio esprime al suo meglio tutto l’anno.

Incastonata nelle Dolomiti come una pietra preziosa, Andalo è per antonomasia la meta del turismo montano, frequentata da vacanzieri e sportivi e amata dai suoi residenti.

Nonostante sia una meta così gettonata, esistono miti e leggende del nostro grazioso paesino che in pochi conoscono. Vediamo di scoprirne alcuni.

Andalo e i suoi “instancabili” abitanti

In antichità Andalo e Molveno erano zone dedite unicamente alle attività di malga, zone di pascolo e alpeggio.  La scarsa popolazione residente si sistemò nelle tipiche abitazioni chiamate “masi”: grandi case con base in muratura e legno, che servivano sia come abitazione che stalla o magazzino per i prodotti della terra, come il fieno.

Da questo piccolo gruppo di masi sparsi, grazie alla grande operosità degli abitanti, nacque il primo insediamento di Andalo.

L’artista Paolo Catanzaro, nel 2014 affascinato da sempre dalla grande capacità degli Anderlesi di rinnovarsi nel lavoro, ha deciso insieme al Comune di dedicare agli abitanti una statua in bronzo, che vuole interpretare questo loro aspetto così operoso.

L’opera d’arte si ispira al detto anderlero  “Ntant che pòlsest va a tagliar su legna” (mentre ti riposi taglia un po’ di legna!) e racchiude il modo di affrontare la vita e l’identità dei suoi abitanti.

Le Dolomiti, montagne colorate di luna tra leggende e realtà

Quando la geologia non aveva fatto la sua comparsa, per spiegare alcuni fenomeni naturali si ricorreva all’invenzione di miti e leggende. Una di queste riguarda l’appellativo di “Monti Pallidi” che le nostre Dolomiti si sono guadagnate nella tradizione popolare. Il loro colore chiaro, infatti, diverso dalle altre montagne, le fa assomigliare alla superficie lunare. Da questo romantico accostamento ecco nascere la leggenda di un principe e della sua principessa che viene dalla luna:

“Tanto tempo fa le Dolomiti non erano chiare come oggi, bensì scure e coperte di boschi. Nelle sue valli vi abitava un giovane principe, che ogni notte restava sveglio per vedere la luna e sognava di raggiungerla. Un giorno finalmente vi riuscì e, approdato sul suolo lunare, incontrò la bellissima principessa della luna. Fu amore a prima vista. Il principe restò con lei lassù ma la luce della luna gli feriva gli occhi ogni giorno di più. Così tornò sulla Terra insieme alla bellissima principessa.

Sulla Terra però la principessa non era felice. Quelle montagne così scure la spaventavano e poi le mancava il candore della sua amata luna. Il principe non sapeva cosa fare e ogni mattina lasciava il suo castello per fare lunghe passeggiate nei boschi in cerca di una soluzione. Un giorno incontrò per caso un ometto basso, con una lunga barba: era il re dei nani che, vedendolo così triste, gliene chiese il motivo. Il re dei nani, sentendo la sua storia, gli disse di non preoccuparsi e che aveva una soluzione. Avrebbe riportato il sorriso sul volto della bella principessa, a patto che il principe concedesse a lui e ai suoi sudditi di poter vivere su quelle montagne. Il principe acconsentì e il re gli promise che al primo plenilunio avrebbe rispettato la sua promessa.

Più passavano i giorni, più la principessa diventava triste e smunta. Per fortuna però giunse finalmente la notte di plenilunio. Il principe vide i nani uscire dalle loro casette e raggiungere la cima delle Dolomiti. Subito un tremolio di fili luminosi si diffuse sulla costa delle montagne: erano i nani che filavano la luce della luna. Andarono avanti tutta la notte fino a comporre dei grossi gomitoli argentei. Con questi tessero un enorme coperta di luce di luna che ricoprì per intero le Dolomiti, donandole quel colore pallido che ancora oggi possiamo ammirare.

La principessa della luna, vedendo quello spettacolo, ritrovò il sorriso e decise di rimanere sulla Terra con il suo sposo, per vivere lì, all’ombra delle meravigliose Dolomiti.”

Una romantica leggenda da raccontare ai più piccini durante le vostre vacanze qui ad Andalo.

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