Scopri la Ciuìga del Banale: salume tipico trentino, Presidio Slow Food, simbolo di gusto, storia e tradizione da riscoprire a San Lorenzo in Banale.
La Ciuìga del Banale è molto più di un salume: è un simbolo di resilienza, di creatività contadina e di profondo legame con il territorio trentino.
Tipica del borgo di San Lorenzo in Banale, oggi parte del comune di San Lorenzo Dorsino, questa specialità affonda le sue radici in una tradizione povera ma sapiente. Il nome “ciuìga”, che in dialetto significa pigna, richiama la sua forma tondeggiante e irregolare, simile proprio a quella di una pigna di abete.
A rendere unica la Ciuìga è la sua composizione: un impasto di carne suina e rape bianche cotte, insaccato in budello naturale e affumicato con legno di ginepro. La percentuale di rapa, oggi ridotta al 20-30%, un tempo rappresentava fino all’80% del contenuto, quando la scarsità economica imponeva l’utilizzo di ingredienti facilmente reperibili.
Il risultato è un prodotto dal sapore delicatamente affumicato, aromatico e leggermente acidulo, perfetto da gustare cotto, accompagnato da polenta, crauti o patate.
La storia e il riconoscimento Slow Food
La storia della Ciuìga del Banale racconta di un salume nato per necessità e diventato, con il tempo, orgoglio gastronomico.
Si fa risalire la sua creazione alla fine dell’Ottocento grazie all’intuizione di un macellaio locale che, per nobilitare i tagli meno pregiati del maiale, decise di mescolarli con rape bollite e affumicarli per conservazione. Questa ricetta si tramandò di generazione in generazione, diventando parte integrante dell’identità culinaria della zona.
Nel 2003, questo salume così particolare ha ottenuto il riconoscimento ufficiale Slow Food, entrando a far parte dei Presìdi italiani: un’iniziativa nata per salvaguardare le produzioni alimentari artigianali di qualità, minacciate dall’omologazione dell’industria alimentare e dalla perdita di biodiversità. La Ciuìga è così diventata emblema di una cultura gastronomica che resiste, rispettando i ritmi della terra, i cicli stagionali e la memoria collettiva.
Il disciplinare del Presidio definisce con rigore le modalità di produzione: utilizzo esclusivo di carne italiana certificata, lavorazione artigianale, affumicatura tradizionale e stagionatura minima. Ogni Ciuìga racconta quindi una storia di autenticità e territorio, rappresentando un ponte tra passato e presente.
La Ciuìga oggi: tradizione e gusto a tavola
Oggi, La Ciuìga del Banale non è più solo un piatto della memoria: è una protagonista della cucina trentina contemporanea, apprezzata da chef e buongustai per la sua versatilità in cucina. Se un tempo era riservata ai mesi più freddi e ai pranzi domenicali, oggi è possibile trovarla nei menu dei ristoranti locali, rivisitata anche in chiave moderna ma sempre rispettosa della tradizione.
Il modo migliore per gustarla rimane quello classico: cotta lentamente e servita con polenta fumante o verdure di stagione. Ma non mancano le interpretazioni più creative, come ripieni, torte salate o primi piatti rustici che valorizzano il suo sapore unico. La Ciuìga è anche protagonista di numerosi eventi enogastronomici locali, dove diventa veicolo di scoperta del territorio e dei suoi sapori.
Il legame con San Lorenzo in Banale è ancora fortissimo: il piccolo borgo si fa custode di questa eredità, celebrandola ogni anno con una manifestazione dedicata che richiama visitatori da tutta Italia. La Sagra della Ciuìga, che si terrà dal 31 ottobre al 2 novembre 2025, è l’occasione perfetta per immergersi nell’atmosfera autentica di questa zona del Trentino, tra antichi sapori, artigianato locale e passeggiate panoramiche tra le Dolomiti di Brenta.
Non perdere l’occasione di vivere la vera tradizione trentina: partecipa alla Sagra della Ciuìga a San Lorenzo in Banale!
PhotoCredit: InTrentino
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