Chi l’ha detto che le vacanze in montagna significano solo natura e attività sportive? Le nostre montagne sono anche uno scrigno di storia e cultura. Allora scopriamo insieme tutti i siti d’interesse culturale che potrete trovare in Paganella.
Scavi archeologici “Doss Castel”
Partiamo dall’archeologia. Le Dolomiti rappresentano un gigantesco patrimonio archeologico che ci racconta quello che questo territorio era secoli e secoli or sono. Sull’Altopiano della Paganella, immerso nel bosco, troviamo il Doss Castell, un antico e inespugnabile dosso che si affaccia a strapiombo sulla Valle dell’Adige. Nei pressi del dosso, nel 1979 sono stati riportati alla luce antichi resti di un insediamento umano, per la precisione un raro caso di insediamento retico in altura che risale al V-IV Sec. a.C. I Reti sono una popolazione che ha vissuto sulle Alpi Centrali in epoca pre-romana, trovare tracce del loro stanziamento è molto raro, per questo il Doss Castel rappresenta uno dei siti archeologici alpini più preziosi, dal punto di vista storico, del Trentino.
M.A.S. Museo delle Arti e dei Saperi
Il vostro viaggio culturale da queste parti continua con la visita al Museo delle Arti e dei Saperi, in frazione Cortalta a Fai della Paganella. Le stanze del museo ospitano piccoli frammenti di vita quotidiana e familiare che raccontano la storia del territorio. Piccoli oggetti e manufatti restaurati, come la macchina per la preparazione dei crauti, che ricostruiscono una memoria comune e condivisa. Potreste così ritrovarvi nelle antiche stalle degli animali, ad aiutare il calzolaio nel suo laboratorio o il sarto, a distillare le uve, a macinare il grano, a lavorare nei campi. Con una fedele e attenta ricostruzione storica e antropologica, il M.A.S. offre ai visitatori la possibilità di rivivere antichi mestieri e attività manuali della gente di montagna vissuta nei primi anni del secolo scorso.
L’antico Borgo di Maurina
Un altro sito da visitare è senz’altro il Borgo di Murina situato a occidente di Spormaggiore, nella valle del torrente Sporeggio e appena sotto le rovine di Castel Sporo. Anche qui il tempo sembra essersi fermato come testimoniano le abitazioni tipiche di questo borgo alpino che ancora oggi conservano intatto il loro fascino. Nel piccolo paesino è visitabile anche una deliziosa chiesetta dedicata alla Madonna di Lourdes. La leggenda narra che il nome derivi da “Maura”, serva di castel Sporo, che dopo aver avuto un figlio illegittimo con il signore del castello venne confinata a vivere in questo borgo isolato. Il Borgo di Maurina è suggestivo da visitare in ogni stagione, sia in primavera/estate con la natura verde rigogliosa che lo avvolge, che in inverno, soprattutto durante il periodo Natalizio quando nel borgo si svolgono i mercatini di Natale, tra i più particolari del Trentino.
Castel Belfort a Spormaggiore
Nel nostro itinerario storico culturale in Paganella non poteva mancare un castello medievale. Lungo la statale che collega Cavedago e Spormaggiore si erge fiero e non curante dei suoi anni il Castel Belfort, costruito intorno al 1311. Dell’antica struttura rimangono oggi visibili la torre merlata e le antiche mura perimetrali. Venne fatto costruire da Tissone figlio di Geremia I, con approvazione di Enrico conte di Tirolo, e negli anni subì molti cambi di proprietà: dagli eredi di Tissone, ai Thun che vi fecero insediare i Reifer, ai signori di Sporo, fino a Federico IV d’Asburgo e a successivi altri proprietari per poi tornare ai Reifer e infine ai Saracini prima del 1700. E furono proprio questi ultimi che si incaricarono della sua ricostruzione in chiave più moderna, dopo che nel 1670 un incendio lo distrusse. Quello che oggi vediamo è proprio il frutto di quella ricostruzione.
L’arte sacra della chiesetta di San Tommaso
La produzione artistica del passato di questo territorio è legata inevitabilmente anche al sacro e alla dimensione religiosa. Ecco perché inseriamo in questa lista di siti artistici e culturali anche la chiesetta gotica di San Tommaso nel Comune di Cavedago, che si trova nella parte antica dell’abitato, a 900 metri di altitudine in una zona panoramica circondata da un piccolo cimitero.
La struttura risale alla metà del 1300, il suo stile è prevalentemente gotico con alcune influenze tardo romaniche. ll tetto ha una forte pendenza e possiede un campanile a punta Ghibellina con 4 trifore romaniche. La facciata principale ha un portale dall’impostazione rinascimentale, corredato da affreschi risalenti alla costruzione della chiesetta. All’interno lo stile gotico trionfa con volte a crociera e un’abside a forma poligonale, sono presenti inoltre numerosi affreschi del Trecento realizzati da pittori minori.
Come il Castel Belfort, anche questa piccola chiesetta fu vittima di un violento incendio che ne compromise la stabilità. Dopo alcuni anni di lavori di restauro, nel 2002 è tornata al suo antico splendore ed è oggi visitabile.
Chiesa di San Vigilio a Molveno Chiudiamo questo itinerario storico-culturale con un’altra chiesa che merita di essere visitata durante la vostra permanenza in Paganella. Stiamo parlando della chiesa cimiteriale di S. Vigilio di Molveno, risalente al XIII secolo e dedicata al vescovo Vigilio deceduto nel 400 d.C. Sulla facciata possiamo apprezzare gli affreschi della scuola dei fratelli Baschenis, mentre sul portale romanico notiamo una lunetta affrescata con la raffigurazione del Redentore, la Madonna e S. Giovanni. La configurazione interna testimonia la coesistenza di due epoche artistiche: lo stile romanico del tredicesimo secolo (che identifica la chiesa grazie alla struttura grigia) e l’ampliamento in stile gotico successivo, del sedicesimo secolo, durante il quale venne alla luce scrostando gli intonaci un “Frammento di Crocifissione”. Nella stagione estiva è sempre visitabile, su richiesta invece in inverno
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