Storia e curiosità del lago di Molveno

Le giornate si allungano, la temperatura si fa leggermente più mite e la voglia di una passeggiata sul lago diventa irrefrenabile. Allora come non parlarvi di uno degli specchi d’acqua più suggestivi e affascinanti del Parco Naturale Adamello Brenta: il lago di Molveno! Scopriamolo in questo articolo.

Morfologia, posizione e riconoscimenti

Il lago di Molveno è un lago alpino di origine naturale, formatosi circa 4000 anni fa a causa di un’imponente frana. Rispetto ad altri laghi si può dire che la sua formazione è relativamente più recente. Si estende oggi per circa 3,3 km² di superficie ed ha una profondità massima di 123 metri. Per estensione, è il secondo lago del Trentino Alto Adige, dopo il lago di Caldonazzo e si trova a circa 40 km da Trento, nell’omonimo comune di Molveno. Ciò che lo rende speciale è soprattutto la sua posizione: ad ovest è sormontato dalla maestosa catena centrale del Gruppo di Brenta (Campanile basso, Croz dell’Altissimo, Sfulmini, Cima Tosa), a sud est si scorge il massiccio del monte Gazza e della Paganella, che si rispecchiano tutti sul lago, creando una cornice naturale di grande effetto. In un ramo settentrionale del lago, chiamato “lago di Bior”, si riversano le acque del rio Lambin.

Il pendio settentrionale si distende verso il lago con prati pianeggianti e spiagge, molto frequentate in estate. Le sue acque sono particolarmente limpide e sono l’habitat perfetto per una grande varietà di pesci soprattutto per il salmerino alpino, tanto che nel 2019 è stato proclamato nuovamente lago più bello e più pulito d’Italia da Legambiente e dal Touring Club Italiano, proprio per la qualità dell’acqua, ma anche della spiaggia e dei servizi. 

Lo svuotamento del lago e la centrale elettrica

Per capirne la bellezza non si può non citare il poeta e scrittore Antonio Fogazzaro, autore di Piccolo mondo antico, solito frequentatore del lago, che lo definì una “preziosa perla in un più prezioso scrigno”, riferendosi non solo alla bellezza del lago in sé, ma anche a tutto ciò che gli sta attorno. 

Molti pensano erroneamente che il lago di Molveno sia stato costruito artificialmente, perché dal 1957 le sue acque servono all’alimentazione della centrale idroelettrica di Santa Massenza. Le opere idrauliche di portata alla centrale installate sul fondo del bacino hanno in effetti modificato l’equilibrio naturale del lago, le cui acque possono essere utilizzate in maggiore o minore misura in base alle esigenze dell’impianto elettrico a valle e per questo viene definito come bacino artificiale, ma le sue origini rimangono naturali. 

Ogni 10 anni circa il lago viene svuotato quasi completamente per poter permettere la manutenzione della centrale idroelettrica. L’ultimo svuotamento risale al 2017, un evento eccezionale che ha attirato numerosi turisti e visitatori incuriositi dallo strano paesaggio “lunare” e dalla possibilità di poter passeggiare sul fondale del lago in un ambiente davvero surreale e affascinante al tempo stesso. 

Passeggiata attorno al lago di Molveno

Oltre alla sua funzione di bacino strumentale per l’alimentazione della centrale idroelettrica, il lago di Molveno resta uno dei paesaggi più suggestivi per una passeggiata all’aria aperta. Il perimetro del lago misura 11 chilometri percorribili facilmente in circa 3 ore di camminata. Percorrendo il sentiero che giunge al Ponte Romano, si procede verso le rovine dei Fortini di Napoleone, costruire tra 1703 e 1705 dal Comando militare austriaco per contrastare l’avanzata dei francesi. 

Superati i Fortini e la cascata sarete giunti all’estremità del bacino, da qui il percorso continua seguendo il perimetro del lago, fino alla località Lasta. Con un piccola deviazione, il sentiero attraversa poi il bosco in prossimità del Ponte di Bior.

Dal porticciolo fino al fondo del lago il percorso è fattibile anche in un’ora di bicicletta. In tutte le stagioni il lago di Molveno è una meta imperdibile per famiglie, sportivi e amanti della natura.

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